Per rinforzare le strutture con interventi antisismici non invasivi, Resimix propone i frp (fiber reinforced polymer), materiali polimerici fibrorinforzati composti dalla fibra in carbonio, che sopporta le tensioni, e da una matrice, composta da resine epossidiche, che dà la forma e la geometria al materiale.
Vediamo insieme in questo articolo come avviene il rinforzo strutturale antisismico con la fibra di carbonio e i suoi vantaggi.
Esistono diversi settori di intervento per il rinforzo strutturale antisismico, eccoli qui!
Frp: dove sono impiegati per il rinforzo strutturale antisismico.
Questimateriali polimerici fibrorinforzati vengono applicati alle strutture da rinforzare con adesivi epossidici specifici per migliorare le capacità portanti.
I frp sono impiegati per rinforzare
I materiali polimerici fibrorinforzati sono ideali inoltre per l’adeguamento antisismico delle strutture portanti.
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Perché scegliere i rinforzi in fibra di carbonio (cfrp) per interventi sismici non invasivi?
Questo materiale ha elevate caratteristiche meccaniche, resistenza alla trazione e rigidità del rinforzo.
I nastri in fibra di carbonio sono leggeri e questo comporta interventi facili da eseguire.
I rinforzi non si corrodono e non modificano le forme originarie delle strutture che vengono consolidate.
Abbiamo parlato di nastri in fibra di carbonio, scendiamo nei dettagli!
In Resimix abbiamo ideatoRESIFIBRA, una serie di nastri unidirezionali e bidirezionali in fibra di carbonio realizzati per eseguire il rinforzo strutturale, anche antisismico.
RESIFIBRA è il risultato di anni di esperienza nel settore e della nostra conoscenza dei materiali. Da sempre, infatti, Resimix si occupa anche di restauri e rinforzi, studiando soluzioni adatte a soddisfare anche le richieste più complesse in campo edilizio.
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Ogni nastro unidirezionale si compone di filamenti in fibra di carbonio in trama uniti da fili di nylon in ordito. I nastri bidirezionali sono composti da trama e ordito entrambi in fibra di carbonio.
Perché sceglierli? I nastri RESIFIBRA garantiscono una posa veloce e la reversibilità degli interventi, perché gli strati adesivi, e conseguentemente i rinforzi, sono rimovibili attraverso il riscaldamento. Quest’ultimo vantaggio è essenziale in caso di restauro o di messa in sicurezza temporanea di un edificio.
Esistono anche altri tipi di rinforzi.
Parliamo diREPIKIT VE 40, una malta adesiva bicomponente a base di resina vinilestere, eREPIKIT VE 40 SEISMIC, ideale per fissaggi senza errori di dosi, in quanto i due componenti, resina e catalizzatore, sono predosati. Il punto di forza di questi prodotti è il perfetto mix tra resine epossidiche, dalle elevate resistenze meccaniche e chimiche, e resine poliesteri, facili da utilizzare e veloci nell’indurimento.
Un altro prodotto realizzato in Resimix èRESISYSTEM WATERSTOP, un sistema poliuretanico monocomponente, impiegato per otturare lesioni e fori, che reagisce all’acqua formando schiuma a celle chiuse che blocca le venute di acqua.
Adeguamento antisismico: costi e sismabonus.
I costi dell’adeguamento antisismico sono calcolati in base a diversi parametri: ecco perché consigliamo sempre dirivolgersi a un esperto per rilievi e raccolta di dati.
Un aspetto è però certo: nell’ultimo periodo diverse agevolazioni hanno contribuito a incrementare gli interventi nell’edilizia: il superbonus 110%, ad esempio, si compone anche del Sismabonus, che incentiva i lavori di rinforzo strutturale antisismico, la messa in sicurezza e il consolidamento strutturale dell’abitazione se questa si trova in zona sismica 1,2 e 3.
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