Antichi edifici di interesse storico, costruiti in origine come abitazioni residenziali, vengono sempre più frequentemente restaurati e trasformati in uffici, biblioteche e luoghi pubblici.La necessità di aumentare la capacità portante dei solai e nel contempo di salvaguardare la bellezza armonica delle strutture originarie, memoria di una profonda esperienza e tradizione culturale, ha sviluppato numerose tecniche di consolidamento, tra le quali una delle più affidabili ed economiche è la struttura mista legno-calcestruzzo.
Il procedimento consiste nel far collaborare staticamente le preesistenti travi in legno con una nuova soletta di cemento armato di limitato spessore, gettata al di sopra del tavolato di completamento del solaio; l’elemento che opera da collegamento è un connettore di acciaio a forma di “L”, fissato nella trave con adesivi epossidici e annegato nel nuovo getto di cls.
Con questa tecnica il comportamento puramente flessionale, tipico di due strutture solamente sovrapposte, viene trasformato in quello molto più razionale ed efficace delle travi multistrato.L’affidabilità dell’intervento è data dall’adesivo epossidico che assicura la perfetta e duratura unione fra legno e calcestruzzo, in modo che le due strutture sovrapposte siano in grado di trasmettersi efficacemente forze mutue in direzione parallela agli assi.Fra le numerose resine disponibili, le più indicate sono quelle epossidiche, perché sono le sole a conservare nel tempo le eccellenti caratteristiche di adesione al legno e ad impedire lo sfilamento del connettore.
Le resine epossidiche sono tra i migliori adesivi disponibili perché non contengono solventi e questo significa che induriscono con un ritiro praticamente nullo; hanno ottime caratteristiche meccaniche ed il loro modulo elastico, modificabile sulla base di specifiche esigenze progettuali, può essere reso simile a quello del legno.