Perchè il calcestruzzo si degrada
Il calcestruzzo patisce fenomeni di deterioramento che hanno cause congenite dovute a carenze di getto e costipazione dei conglomerati e cause patologiche collegate all’ambiente atmosferico e alle condizioni di esercizio che agiscono sull’opera stessa. In entrambi i casi i meccanismi di corrosione sono innescati dai gas presenti nell’atmosfera e disciolti nell’acqua che, sotto forma di pioggia e umidità, penetrano nel calcestruzzo. Con un linguaggio mediato dalla medicina umana, possiamo affermare che l’acqua non è direttamente responsabile del degrado, ma è il veicolo di trasmissione all’interno della struttura dei “virus” che provocano la malattia e cioè la corrosione delle armature metalliche del cemento armato e la dissoluzione di alcuni suoi componenti (carbonatazione del calcestruzzo).
Come il corpo umano, anche il calcestruzzo ha una protezione naturale: le sue “difese immunitarie” sono rappresentate dalla basicità del cemento (pH 13 ca.) che preserva dalla corrosione il metallo delle armature. Il progresso industriale ha alterato, a partire dagli anni 50, lacomposizione dell’amosfera; è aumentata la concentrazione di gas come l’anidride carbonica e sono comparsi altri gas, come l’ossido di carbonio, l’anidride zolforosa e solforica, gli ossidi di azoto ecc. Tali gas, disciolti nell’acqua delle nubi, danno luogo alle piogge acide che sono responsabili della corrosione e del degrado di opere in pietra e calcestruzzo.
Il processo di degrado
Il degrado si manifesta dopo una fase di innesco che può durare alcuni anni, durante i quali la superficie del calcestruzzo è apparentemente sana. L’abbassamento del pH della pasta cementizia ha però dato inizio da parecchio tempo all’ossidazione delle armature metalliche. La ruggine che si è formata ha un volume maggiore e genera forti pressioni fra la superficie e le armature; si notano dapprima microcavilli, quindi avviene il distacco di placche di materiale (copriferro) che mettono a nudo l’armatura arrugginita e il calcestruzzo corroso.
La solubilizzazione dei componenti la pasta cementizia aumenta la porosità della superficie del calcestruzzo e di conseguenza la facilità di penetrazione dell’acqua “inquinata”. La velocità del degrado è esponenziale, come pure l’aumento dei costi di manutenzione se non si provvede con tempestività, meglio nella fase di innesco del degrado. Il degrado del calcestruzzo, oltre al danno estetico molto vistoso, determina l’abbassamento delle resistenze meccaniche.
Settori di intervento
Il restauro del calcestruzzo è destinato ad assumere sempre più importanza nell’edilizia: tutto ciò che è stato costruito in calcestruzzo dovrà essere nei prossimi anni oggetto di interventi di risanamento.
EDILIZIA CIVILE: Restauro di travi, pilastri, balconi e frontalini di poggioli di case, condomini ecc.
EDILIZIA INDUSTRIALE: Ripristino di strutture di capannoni, vasche di industrie e depuratori.
OPERE PUBBLICHE: Recupero delle strutture di stadi, scuole, ospedali, ponti, viadotti, gallerie ecc.